Avevo ventisette anni e nessun talento (almeno così credevo), ma possedevo molte piccole virtù, un amore incontenibile per la natura, una tenacia incrollabile, tanta voglia di osare e una strana attitudine ad aggiustare le cose rotte, meglio se vecchie e brutte (da bambina le bambole più scassate le vestivo per benino e ritornavano come nuove, le piante mezze morte le innaffiavo e le curavo finché, come per miracolo, non ritornavano bellissime).